La Norvegia contrasta gli standard di bellezza presenti sui social, niente filtri di bellezza quando si parla di influencer marketing.
Gambe chilometriche, addominali scolpiti, pelle di porcellana e labbra carnose: sono tutte caratteristiche che non ci saranno più nei feed Instagram delle Influencer norvegesi.
In Norvegia è stata approvata la legge che vieta l’utilizzo di filtri di bellezza, proposta dal Ministero per l’infanzia e la famiglia. L’emendamento, presente nel Marketing Act, renderà illegale la modifica di immagini per promuovere sui social media prodotti o servizi, senza aver espresso chiaramente nei post l’eventuale modifica. Dunque, i piccoli ritocchi alle foto saranno leciti, solo se verranno dichiarati alla propria community.
L’obiettivo è quello sostenere una comunicazione più trasparente e limitare la pubblicazione di contenuti che promuovono ideali di bellezza irraggiungibili, che alimentano ancora di più le insicurezze nei giovani utenti.
Le misure in merito l’Influencer marketing seguono il modello inglese
La Norvegia non è stato il primo Paese ad adottare norme più restrittive sulla questione dei filtri, ma ha seguito l’esempio dell’Inghilterra. Infatti, l’ASA, advertising standard authority ha deciso di sostenere la campagna #filterdrop lanciata dall’influencer Sasha Pallari, che incoraggia tutti a mostrarsi su Instagram senza filtri. Da Febbraio, la Gran Bretagna ha imposto l’obbligo alle influencer di dichiarare l’uso dei filtri di bellezza per promuovere prodotti cosmetici. In caso contrario, sarebbero state esonerate dai social media.
Nuovo modello di Influencer marketing: Dall’Inghilterra, alla Norvegia, fino ad arrivare all’Italia
Queste nuove direttive stanno dando vita ad un nuovo concetto di bellezza: autentica, sincera, fatta di imperfezioni e che mostrano ogni persona nella propria unicità e diversità.
L’obiettivo è ispirare le persone ad amarsi e a volersi bene per come sono, senza puntare a canoni di bellezza fittizi e irraggiungibili.
In Italia, a differenza dei paesi sopra citati, non è stata emanata una legge in merito, ma molte influencer italiane si sono fatte portavoce di questo cambiamento, incoraggiando i propri colleghi ad una comunicazione più trasparente e ispirando i propri utenti verso una bellezza autentica.
Valentina Ferragni, Cliomakeup e Martina Luchena sono alcuni dei volti italiani che hanno iniziato a battersi per questa causa.
Nonostante non ci sia ancora una legge scritta in Italia, sulle diverse piattaforme social si respira aria di cambiamento. I brand, sulla scia del caso britannico e norvegese, dovrebbero accettare la sfida e farsi portavoce, insieme alle influencer, di una bellezza realistica senza utilizzo di filtri.
Cosa significa per noi una campagna di Influencer marketing
Figmenta crede nella potenzialità dell’influencer marketing come strumento di awareness e di crescita per i marchi e al tempo stesso supporta una bellezza reale, capace di generare valore.
Ma quando è utile per un brand integrare nella propria strategia digitale un campagna di influencer marketing? Una strategia di influencer marketing è il mezzo ideale per farsi conoscere e intercettare un nuovo pubblico, migliorare e generare più vendite o contatti. Non è la quantità che conta, ma la qualità. I micro influencer con meno di 10K follower infatti raggiungono un engagement del 7,2% rispetto all’1,1% dei grandi influencer. In Figmenta, grazie al network che abbiamo creato negli anni nei nostri settori di riferimento aiutiamo i brand a trovare gli influencer più affini e a gestire la creatività della campagna dall’inizio alla fine.
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